
Qualche giorno fa navigando su internet, mi sono imbattuto su una notizia davvero incredibile.
Il famoso ristorante nudista di Parigi O’naturel chiuderà i battenti a febbraio.
Ma partiamo dal principio.
Questo ristorante nasce da un’idea di due fratelli gemelli, Mike e Stephane Saada.
Non essendo nudisti, essi volevano comunque diffondere la cultura nudista in modo originale.
Mangiare nudi si può
L’abitudine di stare al ristorante era la stessa di quella tradizionale, ma con la differenza di svolgerla come mamma ci ha fatti.
Ciò avviene anche negli altri due ristoranti, uno situato a Londra e l’altro a Melbourne.
L’evento consisteva nell’ospitare il cliente e accompagnarlo nei propri camerini del ristorante.
Dopodiché il cliente si doveva spogliare del tutto, lasciando anche smarthphone e vari accessori nel proprio camerino.
Infine si usciva da esso con solo un paio di infradito offerti dal personale oppure rimanere con le proprie scarpe, il tutto accompagnato da un’asciugamano da usare per sedersi ai tavoli.
E via col menù, ricchi antipasti, primi e quant’altro serviti dal personale non nudo, ma con gli stessi modi garbati da vero e proprio cameriere del posto.
Si poteva persino prenotare il ristorante e consumare ciò che si voleva a prezzi interessanti.
Tra i vari clienti era solita partecipare la Federazione naturista francese, che apprezzava volentieri l’idea.
Il tutto era racchiuso in questo piccolo ristorante riservato dalle tende pronte a nascondere dall’esterno una visuale diversa dal solito e a far passare un’atmosfera magica e naturale all’interno del locale in questa comunità nudista.
Ma purtroppo tutto ciò è dovuto arrivare ad una fine molto precoce.
Il ristorante nudista O’naturel chiuderà per sempre, a causa della scarsa clientela.
Eppure si sa che a Parigi la nudità è ben vista agli occhi della maggior parte dei francesi.
Ci sono state varie iniziative tra mostre ai musei e parchi per favorire la massima nonchalance ai nudisti lontani da occhi indiscreti.
Ma nonostante ciò, è probabile che anche la gente francese non sia del tutto pronta ad accettare o a farci l’abitudine nel sapere che magari dietro l’angolo di casa propria esista un ristorante nudista.
Mi auguro che il personale possa trovare una soluzione migliore a questo aspetto e che possa sia imparare che farne frutto per ambire ad un progetto ancora migliore.