Tessile per scelta

Si sa, in tutto il mondo vige una cultura, un uso ed una tradizione ognuna diversa dall’altra.
Ma cosa rende speciale indossare un capo diverso dall’altro?
Certo è che ci sono in gioco tanti fattori da tenere in considerazione.
Basti pensare a quella fetta di persone, che nutrono interesse nel vivere alle spalle del popolo.
Esiste una moda smisurata, che prevale sulla scelta di ciascun individuo.
Inoltre non ci si può più vestire come si vuole.
Essere nudi non esiste per nulla al mondo.
Schiavizzare il tessile si.
Chi è il tessile?
Il tessile è l’operaio che produce dei tessuti.
Ma nel linguaggio del nudista, egli è colui che fa uso dei vestiti.
Ciò lo si fa per il semplice fatto di distinguere una persona nuda da quella vestita.
In questo ambiente il tessile non è affatto d’accordo nell’uso del proprio corpo lontano dagli abiti.
Stare nudi, significherebbe non essere tessile.
Eppure nessuno dovrebbe obbligare nessuno ad essere tessile.
Scelta diversa dal tessile
Nella società odierna se un nudista vuol far intendere o chiarire ad un tessile che l’idea di stare nudo gli crea piacere e spensieratezza, egli viene subito additato come uno poco di buono, colui che va contro le regole sociali.
Da quando stare nudi è contro le regole?
Vogliamo far finta di niente nel non pensare che l’uomo è prima nudo e poi vestito?
Fino a prova contraria non è bene sapere che quell’individuo deve vestirsi come quell’altro.
Eppure viene imposto anche con ricatto.
Non essere un tessile, offende il tessile stesso.
Sembra quasi a voler emancipare il povero nudista innocente, che del nudismo ne fa uso, ci convive senza problemi e con gratitudine.
Un nudista non si sogna mai di dire ad un tessile di essere come lui.
Lo si può consigliare, fargli aprire la mente a nuovi spazi e nuove scelte.
Ma non esiste l’obbligo di stare nudo, come avviene al contrario.
C’è molta contraddizione e disattenzione nel voler essere in un modo, ma a patto che anche gli altri lo siano altrettanto.
Tessile o nudista?

Che tu sia tessile o nudista, non importa.
E’ fondamentale rispettare le scelte di entrambi, senza prevalere sull’altra come imposizione morale dettata dalla società cieca di ampie vedute e abbagliata dal potere.
Bisogna avere la libertà di scegliere.
Il tessile può anche non essere mai un nudista.
Eppure dopo essere diventato nudista, non si riesce a tornare più indietro.
La sensazione è inappagabile, anzi diventa dipendenza pura e positiva per il proprio essere e la propria salute psicofisica.
Magari non si potrà fare un passo drastico.
Ma va bene anche procedere per gradi a questo cambiamento e accontentarsi del clothing optional.
Di sicuro in un modo o nell’altro il tessile riconoscerebbe meglio i valori di un nudista, senza farsi condizionare dalle false malelingue.
Essere tessile, è parte dell’essere umano,
diventarlo no.