Clothing optional: spogliarsi prima dell’uso

Esiste una certa usanza molto particolare usata fra persone diverse, ma uguali allo stesso tempo per il rispetto del prossimo in varie zone dove sia il nudismo che il naturismo sono accettati.
Si al clothing optional!

Il clothing optional non è altro che l’uso di tenersi i vestiti addosso a scelta della persona in un luogo adibito alla pratica del nudismo.
Esso è il primo vero approccio per comunicare meglio con la propria nudità.
Questa usanza permette di comunicare tra tessili e nudisti in maniera del tutto pacifica ed esponenziale, senza nessun tipo di litigio o scandalo.
Il clothing optional ha la capacità di creare quella magia magari innata o assopita dentro quella persona, che si sente accettata secondo la sua opinione, ma allo stesso tempo di condividere una pratica diversa dalla sua, ovvero sia il nudismo che il naturismo.
Il tessile in una spiaggia nudista

Quando un tessile occupa ad esempio una spiaggia nudista, chi sta nudo può solo dare un occhio di riguardo alla situazione, senza sfociare nello scandalo degli atti osceni in luogo pubblico, cosa scontata e contraria per il tessile.
In quel momento si crea una sorta di accettazione e partecipazione del territorio condiviso per entrambi.
Ciò avviene anche se quella persona non è lì per praticare il nudismo, purché il suo scopo non sia fare il guardone o creare un assurdo night club naturista in pieno luogo.
Capita, invece, che se ne parli, si ascolti il nudista esperto della sua scelta e modo di essere in linea perfetta con l’ideale naturale, fino appunto ad essere, riconoscersi e diventare persino naturista.
L’accettazione è avvenuta, così come anche il contatto sul territorio.
Una chiacchiera non manca e il clothing optional può avere inizio.
Il nudista in una spiaggia tessile

Caso assurdo o peggio voluto vuole che se il nudista invade un tratto di spiaggia dedicata ai tessili, nonostante la spiaggia sia comunque libera per tutti, esso si ritrova a dover sentirsi discriminato e addirittura fuori luogo, secondo i canoni dettati da quella fetta di società tessile e bigotta fissata per la moda estiva e pro a tutti i costi per il costume da bagno, accompagnato dalle immancabili infradito.
Non si vuol aver ragione di accettare e di conoscere un uso diverso e molto più salutare da quello spesso fatto.
L’accettare un tessile è cosa già scontata nella mente di un nudista, ma l’accettare un nudista è più utopistico che reale nella mente di un tessile.
Come iniziare il clothing optional

Se vuoi conoscere la realtà nudista a piccoli passi e vuoi spogliarti grado per grado, ecco a te dei piccoli e utili consigli per prepararti bene a far parte del clothing optional e frequentare con uno stato d’animo migliore quei luoghi come ad esempio le spiagge nudiste o gli agriturismi, dove l’uso dei vestiti è opzionale, se non addirittura proibito in alcuni luoghi del genere:
1) A piedi nudi il più possibile

Stare a piedi nudi, non è affatto scontato. Tenere il piede libero e fuori dalla portata dei batteri, può essere la parte del corpo umano, che più ti è familiare da vedere nudo e renderti più vicino alla nudità completa.
2) Stai a petto nudo o in topless

Se sei uomo, ti è più scontato e facile avere la sicurezza di stare a petto nudo. Ma se sei donna, dovresti cominciare a mostrare di più il tuo seno per rimanere in topless senza pensieri e gioire di quel benessere naturale.
3) Parti intime scoperte

Questo è di sicuro il passo più difficile sia per l’uomo che per la donna. Però è anche quel momento in cui ti sentirai più in intimità e a tuo agio in piena libertà, sia con te stesso che con chi ti starà attorno, senza rancori e pregiudizi.
D’altronde i nudisti amano stare nudi e così lo sarà per chi vorrà capire questo modo di fare anche attraverso il clothing optional.
4) Clothing optional in casa

Pratica il clothing optional in casa, seguendo i primi tre passi, in modo da avere un’intimità maggiore col tuo corpo e sentirti già allenato, senza avere magari meno vergogna nell’affrontare e praticare questo uso nei luoghi pubblici.
Via di mezzo
L’uso del clothing optional non è altro che un esperimento da provare e riprovare sia con te stesso che con gli altri.
E’ un mondo a se, un qualcosa da sperimentare più e più volte per capire davvero il senso dello stare nudi in confronto a fare uso dei vestiti.
Se prima ti sei sentito o ti senti di vivere nell’inferno, supera i vari pericoli ed ostacoli.
Raggiungi la zona Purgatorio per conoscere meglio e dedicarti una pausa intensa nell’uso del clothing optional.
Finisci questo periodo di pausa e vola in Paradiso, meta preferita di chi ama la pace, in completa nudità.
In questo modo, se non ti senti all’altezza di compiere l’evoluzione da tessile a nudista in maniera drastica, capirai meglio che col clothing optional la strada non è poi tanto così lontana e anzi riuscirai a raggiungere questo ideale molto presto, senza farti più condizionare dalle false usanze o pettegolezzi cattivi, di cui purtroppo il mondo nudista spesso si sente ricevere.
Il clothing optional è una scorciatoia verso la meta finale, un modo di scoprire meglio come ci si sente a godere meglio il proprio corpo nudo, senza magari l’uso parziale e in maniera momentanea dei vestiti.
Grazie a questa pratica, ti sentirai più incline all’ideale nudista o almeno più in sintonia con questa comunità nuova per te, fatta di persone buone e pronte ad accettare il prossimo senza rancore, discriminazione e pregiudizi.
Il nudista accetta se stesso, poi anche il prossimo.
Il tessile accetta prima di tutto solo e sempre se stesso, senza accettare il nudista.